|Giovedì Ballerino| Urban Theory x Simone Savogin
- Cecilia Costa
- 18 mar 2021
- Tempo di lettura: 1 min
“Per donarsi è fondamentale essere sempre aperti a imparare, senza smettere mai di sognare ché la vera vittoria dell’uomo non è l’arrivo, ma la ricerca.”
Qualcuno di voi conoscerà gli Urban Theorry grazie a Italia’s Got Talent. Io li ho visti dal vivo più volte al The Garage Contest organizzato dal mio insegnante dove insieme ad altri ragazzi faccio da staff.
Sono spettacolari: magnetici, perfettamente schematici, tanto che viene da pensare come si possa fare una cosa del genere rimanendo esseri umani dotati di corpo. Vanno oltre e si mettono sempre in gioco coreografando ciò che di solito non si pensa coreografabile. Trovate il video sulla loro pagina Instagram.
Sabato sarà la giornata internazionale della poesia, e io volevo portarvi un Giovedì Ballerino che avesse i versi poetici come elemento centrale: quale modo migliore per usare le parole di Simone Savogin, uno dei migliori rappresentanti della slam poteri capace di costruire mondi usando solo la sua voce?
Questa poesia è splendida, incarna lo spirito di resilienza umano ed evoca la ricerca affascinata del vivere. Interpretata dalla danza ho avuto l’impressione di scivolare e connettermi direttamente con il flusso incalzante di parole che trovano spazio nella fluidità del movimento.
La caratteristica più particolare che rende riconoscibili subito gli Urban Theory nel panorama italiano è la tecnica del tutting, uno stile di danza basato sui movimenti geometrici delle mani e delle braccia. Gran parte della loro coreografia è fatta grazie alle mani, ai cambiamenti di intensità dati dal ritmo dei versi che vanno a creare slow motion e delle specie di fermo immagini molto suggestive.
Conoscete Savogin?

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