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Vita. Uno spettacolo straordinario | Lisa Aisato

  • Immagine del redattore: Cecilia Costa
    Cecilia Costa
  • 23 gen 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Ti ricordi com’eravamo curiosi

E come scoprivamo nuovi mondi…

Certi giorni avremmo voluto ribellarci.

Altri giorni avevamo tanto bisogno di un papà…


Forse la vita da studenti è sopravvalutata,

Forse saranno gli anni più belli della tua vita.


Ogni volta che riapro le pagine di questo libro mi assale una sensazione strana, una nostalgia mista a tenerezza che riporta a galla un po’ dei sentimenti che mi escono di rado durante una lettura. Non sono una persona che si commuove facilmente, tendo a interiorizzare e meditare sui passi che mi lasciano la possibilità di emozionarmi senza dar sfogo a reazioni evidenti.


Questo libro però con i suoi disegni e le sue semplici frasi che sembrano commentare ma non dicono nulla di più, mi smuovo dentro qualcosa che cresce e non riesco a controllare. Liberano l’Io lettore e lo lasciano vagare selvaggiamente tra il sogno e la realtà.


Vita. Uno spettacolo straordinario di Lisa Aisato mi riempie di gioia e allo stesso tempo di tristezza, mi fa abbracciare le esperienze che racconta come se avessi cent’anni di più e stessi sfogliando un vecchio album di fotografie per ricordare i tempi andati.


Quasi sicuramente è il libro più bello che possiede la mia libreria e me lo tengo stretto al cuore perché è stato amore a prima vista sin dal nostro incontro sulle scale della Feltrinelli.

Mannarino in “Vivere la vita”, una delle sue canzoni più particolari perché di fatto non si può considerare come tale, diceva più o meno così: “C’è tutto il mondo tra la culla e la fossa”.

Ora, ammetto che non è proprio la migliore associazione che mi viene in mente quando penso a questo strambo cammino ma è una grande verità. Ci sono poche certezze nell’esistenza di un individuo: si nasce e si muore, è inevitabile.


Noi possiamo decidere come riempire lo spazio in mezzo, quello sì che è tutto nelle nostre mani.

Di questo parlano le illustrazioni, un percorso dall’infanzia alla vecchiaia fatto di tante sfumature diverse.

Si alternano colori vivaci, esplorazioni di abissi e boschi di cui si ha l’illusione di sentire il profumo a giorni cupi dove il cielo pesante ci schiaccia e noi stessi siamo i nostri peggiori nemici.


Aisato, illustratrice norvegese di grande successo, ha deciso di proporre disegni con stili differenti che creano una piacevole alternanza che accompagna il lettore dalla prima all’ultima scena.


Lentamente, così come tutto è iniziato, tutto finisce.


Sei macro momenti della vita che prendono forma diversa e sembrano uscire dalle pagine per abbracciarci e condurci a disegnare le nostre stesse scene. Più volte mi sono rivista in quei personaggi, più volte ho pensato che mi ero posta le stesse domande, che avevo gli stessi ricordi sebbene declinati in chiave diversa. Mi è capitato di rievocare persone che non sono più qui e di risentire quella voce familiare accogliermi come se il tempo si fosse davvero fermato.

È questo il grande pregio di lasciare al testo una parte marginale a scapito dell’immagine: bensì sia evidente il soggetto pensato dall’autore, è come se ci specchiassimo, riscoprendoci un po’ alla volta.


"Vita. Uno spettacolo straordinario" è da divorare nel giro di poco ma da conservare sul comodino per poter essere sfogliato ogni volta che abbiamo bisogno di una carezza affettuosa.


P.s. Consiglio a chi volesse di ascoltare anche Che vita meravigliosa di Diodato per completare il cerchio.


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